Le infezioni respiratorie ricorrenti in età pediatrica: un’importante e spesso sottovalutata problematica sanitaria e socioeconomica

Le infezioni acute delle vie respiratorie rappresentano un problema di grande rilevanza sanitaria, essendo ancor oggi una delle maggiori cause di morbidità a livello mondiale.

In funzione della loro localizzazione primitiva nel tratto respiratorio, tali infezioni possono essere classificate come superiori, medie e inferiori; dal punto di vista etiopatogenetico, le infezioni respiratorie virali sono quelle di gran lunga più frequenti, seguite da quelle batteriche (primitive o per sovrapposizione a una precedente forma virale) (1,2).

L’età pediatrica rappresenta un periodo della vita particolarmente a rischio di infezioni respiratorie, soprattutto nei bambini. E’ stato dimostrato che l’incidenza di queste infezioni generalmente mostra un andamento stagionale, risultando più alta nei periodi in cui i bambini frequentano l’asilo nido o la scuola, a causa delle interazioni sociali a cui vanno incontro in tali ambienti (3).

In molti bambini, il numero di infezioni/anno è superiore a quello atteso in base all’età, fino a configurare le cosiddette “infezioni respiratorie ricorrenti” (IRR), generalmente definita come una condizione caratterizzata da almeno 8 episodi nel bambino con <3 anni e almeno 6 in quello con ≥3 anni (4). Le IRR, oltre a costituire un notevole impegno professionale nella pratica clinica pediatrica (Figura 1), rappresentano una importante problematica sanitaria e socioeconomica, in quanto:
- determinano un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini che ne sono affetti e sono fonte di stress e di disagio anche per i familiari;
- risultano responsabili di assenze scolastiche dei bambini e perdita di ore lavorative dei genitori;
- comportano un dispendio di risorse economiche e sanitarie, legato ai costi connessi all’assistenza medica ed all’acquisto di farmaci, ad es. antibiotici e sintomatici.

Allo scopo di fornire una valida prevenzione alle IRR in età pediatrica, un approccio fondato su un solido razionale consiste nell’aumento della risposta immunitaria e nel potenziamento di meccanismi innati di difesa, con l’obiettivo di indurre un’immunità specifica nei confronti dei microrganismi maggiormente coinvolti nelle patologie infettive delle vie aeree e nel contempo di potenziare le risposte immunitarie aspecifiche contro infezioni di origine virale e batterica (2).

Figura 1. Le infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) costituiscono una frequente tematica nell’attività professionale Medica nei pazienti pediatrici

 

 

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N.15/2014 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
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