Efficacia clinica e sicurezza d’impiego di Fondaparinux nella prevenzione del tromboembolismo venoso nei pazienti anziani con patologie internistiche acute
Il tromboembolismo venoso (TEV) o malattia tromboembolica venosa è una patologia le cui principali manifestazioni cliniche includono la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP). Di comune riscontro, nei Paesi Occidentali il TEV fa registrare un’incidenza annuale complessiva di 100 casi per 100.000 individui, che aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età, raggiungendo un valore pari circa 500 casi per 100.000 nei soggetti ultraottantenni. Nonostante i notevoli progressi raggiunti dal punto di vista della gestione clinica, il TEV continua a rappresentare la terza malattia cardiovascolare in ordine di frequenza, dopo l’infarto miocardico acuto e l’ictus.
Il TEV è una patologia potenzialmente fatale in fase acuta (peraltro, non di rado, decorre in maniera clinicamente silente, per cui la morte improvvisa per EP costituisce il primo ed unico drammatico evento) oppure può condurre a malattie croniche e disabilitanti. Inoltre, i pazienti con trombosi venosa profonda sintomatica e/o con embolia polmonare, ancorché trattati adeguatamente, risultano esposti ad un rischio elevato di TEV ricorrente, dal momento che in circa un quarto dei casi si verifica una recidiva entro i 5 anni successivi ad un episodio di tromboembolismo venoso (4).
I pazienti con condizioni mediche acute, come ad esempio scompenso cardiaco acuto, insufficienza respiratoria, infezioni e malattie neurologiche sono ad aumentato rischio di TEV. Ampi studi randomizzati controllati (RCT) hanno dimostrato che la profilassi con farmaci ad attività antitrombotica riduce efficacemente il rischio di TEV e le linee guida raccomandano l’uso routinario della tromboprofilassi nei pazienti ospedalizzati con condizioni mediche acute che presentano fattori di rischio per TEV. Le strategie raccomandate comprendono le eparine a basso peso molecolare (LMWH), l’eparina non frazionata (UFH) o il fondaparinux (5).
Fondaparinux è un agente antitrombotico sintetico con specifica attività anti-fattore Xa. Le sue caratteristiche farmacocinetiche ne consentono l’utilizzo in un regime semplice, in dose fissa, in monosomministrazione giornaliera per via sottocutanea, senza necessità di monitoraggio della conta piastrinica (6).
Per quanto riguarda la prevenzione del TEV nelle patologie internistiche acute, è stato condotto lo studio Artemis con l’obiettivo di valutare l’efficacia clinica e la sicurezza d’impiego di Fondaparinux in pazienti anziani ospedalizzati per malattie internistiche acute a rischio moderato-elevato di TEV (7).
A tale scopo, in questo studio in doppio cieco, randomizzato, placebo-controllato, sono stati inclusi 849 pazienti di età ≥60 anni ricoverati per scompenso cardiaco congestizio, patologia respiratoria acuta in presenza di pneumopatia cronica oppure per malattia infettiva o infiammatoria acuta (Tabella 1), ossia condizioni a causa delle quali era previsto un periodo di allettamento di almeno quattro giorni. I pazienti sono stati assegnati in maniera randomizzata al trattamento con Fondaparinux (in un’unica dose giornaliera di 2.5 mg somministrata per via sottocutanea) o con placebo, attuato entro 48 ore dall’ospedalizzazione, per un periodo di tempo compreso tra 6 e 14 giorni.
Tabella 1. Caratteristiche al basale dei pazienti anziani con patologie internistiche arruolati nello studio Artemis e randomizzati al trattamento con l’anticoagulante Fondaparinux o con placebo. I valori sono espressi come numeri (percentuali) se non diversamente specificato. Tabella 1 di (7).
Complessivamente, l’analisi di efficacia, per la quale sono risultati disponibili 644 pazienti (75.9%), ha evidenziato che la presenza di tromboembolismo venoso diagnosticato mediante indagine venografica dal giorno 6 al giorno 15 e di TEV sintomatico fino al giorno 15 (outcome primario composito dello studio) è stata riscontrata nel 5.6% (18/321) dei pazienti in terapia con Fondaparinux e nel 10.5% (34/323) di quelli assegnati a ricevere il placebo, il che si è tradotto in una riduzione pari al 46.7% (intervallo di confidenza al 95%, dal 7.7% al 69.3%) del rischio relativo in seguito alla tromboprofilassi (Tabella 2).
Tabella 2. Eventi tromboembolici venosi in pazienti anziani (≥60 anni) con patologie internistiche, randomizzati al trattamento con l’anticoagulante Fondaparinux o con placebo. I valori sono espressi come numeri (percentuali) se non diversamente specificato. Tabella 2 di (7).
L’analisi di sicurezza, relativa a 425 pazienti inclusi nel gruppo Fondaparinux ed a 414 del gruppo placebo, ha evidenziato che il sanguinamento maggiore durante l’intero periodo di terapia e nei due giorni successivi (outcome principale di sicurezza) si è verificato in un paziente (0.2%) di ciascun gruppo di trattamento (Tabella 3).
Tabella 3. Complicanze emorragiche maggiori verificatesi durante il trattamento (outcome primario di sicurezza) in pazienti anziani (≥60 anni) con patologie internistiche randomizzati al Fondaparinux o al placebo. Tabella 3 di (7).
Dopo 1 mese, la mortalità è stata inferiore nel gruppo fondaparinux (14 pazienti deceduti) rispetto al placebo (25 pazienti deceduti) (rispettivamente 3.3% vs 6.0%, p=0.06) (Tabella 4).
Tabella 4. Mortalità fino al giorno 32 in pazienti anziani (≥60 anni) con condizioni mediche acute trattati con fondaparinux o placebo. Tabella 4 di (7).
In conclusione, Fondaparinux ha dimostrato la sua efficacia nella prevenzione degli eventi tromboembolici venosi, asintomatici e sintomatici, in pazienti anziani con patologie internistiche acute. La frequenza di sanguinamento maggiore è risultata simile nei pazienti trattati con Fondaparinux ed in quelli assegnati al gruppo placebo (7).
Bibliografia
4. Mastroiacovo D et al. The safety of fondaparinux sodium for the treatment of venous thromboembolism. Expert Opinion on Drug Safety 2016; 15(9):1259-1265.
5. Ageno W et al. Safety and efficacy of low-dose fondaparinux (1.5 mg) for the prevention of venous thromboembolism in acutely ill medical patients with renal impairment: the FONDAIR study. J Thromb Haemost 2012; 10(11):2291-7.
6. Büller HR et al. Subcutaneous Fondaparinux versus intravenous unfractionated heparin in the initial treatment of pulmonary embolism. N Engl J Med 2003; 349(18):1695-702.
7. Cohen AT et al. Efficacy and safety of fondaparinux for the prevention of venous thromboembolism in older acute medical patients: randomized placebo controlled trial. BMJ 2006; 332(7537):325-9.
Per informazioni complete relative alla prescrizione dei medicinali, si prega di fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco.
N.17/2017 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
È vietata la riproduzione totale o parziale senza il consenso scritto dell'editore - 17A10346
Copyright © 2017
Depositato presso AIFA - Ufficio informazione medico-scientifica ai sensi degli artt.119-120 del D.L.vo n. 219/06 in data 19/06/2017
ASPEN Italia via Fleming, 2 - 37135 Verona
Materiale distribuito unitamente al RCP - IT-FON-0517-0067
Colophon | Informazioni legali | Privacy