I danni da fumo in gravidanza
Malgrado le numerose campagne finalizzate a far comprendere la nocività del fumo per l’organismo umano, ivi inclusi i danni che si possono avere a carico del feto, purtroppo ancora molte donne fumano in gravidanza, esponendo il nascituro al danno da fumo passivo. Il fumo viene definito come “il più importante fattore di rischio modificabile per un esito avverso della gravidanza nelle nazioni sviluppate” (1). L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo vi siano tra i 12 e i 14 milioni di madri che fumano durante la gravidanza (2). Inoltre, è da considerare il problema dell’esposizione al fumo passivo della donna in gravidanza: una recente review, infatti, indica anche per questo tipo di esposizione “indiretta” gli stessi effetti negativi sul nascituro (3).
Con il termine “fumo ambientale” o “fumo passivo” (in inglese, “Environmentaltobaccosmoke”- ETS), si intende la presenza nell’ambiente del fumo proveniente dalla sigaretta accesa (sidestream) oppure dalle esalazioni di chi fuma (mainstream). A causa del fumo passivo, anche chi non è “propriamente” un fumatore attivo si trova a poter subire i danni da fumo, in quanto inala, anche contro la propria volontà, il fumo ambientale. Recentemente, si è inoltre data molta rilevanza al cosiddetto “fumo di terza mano”, che si forma quando il tabacco brucia e la nicotina si trasforma in vapore, venendo facilmente assorbita dalle pareti, dai pavimenti, dalla moquette, dalle tende, dai mobili, dove rimane per lungo tempo.
La presenza di fumo ambientale in un locale chiuso determina l’esposizione personale a sostanze gassose e a particelle sospese (fini ed ultrafini), che provocano danni all’apparato respiratorio e cardiovascolare, attraverso meccanismi irritativi e infiammatori. Alcune di queste sostanze, come gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sono dotate di effetti cancerogeni.
E’ noto da tempo come esista una relazione causale e dose-dipendente tra il fumo in gravidanza e il rischio di una nascita prematura o di partorire un neonato sottopeso (4); più recentemente, è stato anche chiarito come questi fattori siano a loro volta associati a patologie croniche invalidanti, come, ad esempio, le malattie ostruttive croniche delle vie aeree (Figura 1) (5).

|
Numerosi studi hanno confermato un’associazione tra fumo materno in gravidanza e respiro sibilante (“wheezing”) nel bambino piccolo ed asma in età scolare (6), oltre ad una maggiore suscettibilità ad infezioni delle alte vie respiratorie, in particolare all’otite (7). Nello Studio SIDRIA (Studi Italiani sui Disturbi Respiratori nell’Infanzia e l’Ambiente), il fumo materno in gravidanza è risultato associato sia al wheezinglimitato all’età prescolare (“earlywheezing”) [OR:1,39; intervallo di confidenza [IC] al 95%: (1,19-1,62)], sia al “wheezing” che persiste in età scolare (“persistentwheezing”) [OR:1,41 (IC 1,16-1,72)]: la “forza” statistica di tale associazione aumentava con il numero di sigarette fumate (8).
Inoltre, sia nei bambini di 6-7 anni che negli adolescenti figli di madri fumatrici, è stata dimostrata un’associazione fra asma attuale (asma con sintomi negli ultimi 12 mesi) e fumo della madre in gravidanza (9).
La valutazione dell’esposizione al fumo in gravidanza è importante per monitorare l’efficacia degli interventi finalizzati a convincere la donna a smettere di fumare (10).
Una revisione sistematica Cochrane (11) riporta come la cessazione del fumo sia superiore, nelle donne che ricevono in gravidanza un intervento ad hoc, rispetto a coloro che non ricevono alcun aiuto; essa inoltre individua come fattori cruciali l’influenza della famiglia e degli amici, la conoscenza da parte della donna dei rischi legati al fumo e la tipologia delle strategie di intervento. E’ quindi importante concentrarsi sul modo migliore di avvicinare le donne, in un momento così particolare della loro vita, ai programmi di disassuefazione al fumo.
Bibliografia
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
N.18/2013 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
È vietata la riproduzione totale o parziale senza il consenso scritto dell'editore - 13MM1314
Copyright © 2013
Colophon | Informazioni legali
Privacy |
|