Le radiazioni solari (raggi UVA e UVB) favoriscono l’invecchiamento cutaneo precoce e sono annoverate tra i principali fattori causali nell’insorgenza di lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche della pelle, come la cheratosi attinica, i carcinomi basocellulari e spinocellulari (1).
Questi ultimi, secondo le recenti linee guida AIOM, costituiscono un vero e proprio problema di salute pubblica: il carcinoma basocellulare da solo rappresenta infatti il 15% di tutte le neoplasie, con 2.8 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno negli Stati Uniti. In Italia l’incidenza è di circa 100 casi ogni 100.000 abitanti (2, 3).
La fotoprotezione, ossia la protezione della pelle contro gli effetti dannosi dell’esposizione solare, rappresenta dunque una strategia di prima linea nella prevenzione del fotoaging (fotoinvecchiamento) e dei tumori della cute (2, 3).
La fotoprotezione può essere realizzata per via locale o sistemica. La fotoprotezione locale viene attuata mediante l’impiego di filtri fisici (sostanze che riflettono o diffrangono i raggi UV) o chimici (sostanze in grado di assorbire le radiazioni solari) (4).
Il fotoprotettore topico va applicato ogni volta che il soggetto si espone ai raggi UV, non solo al mare, ma anche in montagna o in città (4). La fotoprotezione sistemica invece viene attuata mediante somministrazione orale di sostanze (micronutrienti essenziali, vitamine, carotenoidi, minerali, polifenoli ecc.) dotate di proprietà fotoprotettive e anti-fotocarcinogeniche (2, 4).
Nei soggetti a rischio di fotodermatosi, la fotoprotezione sistemica deve essere iniziata 20-30 giorni prima della prevista esposizione e continuata durante tutto il periodo di esposizione. In soggetti con pregressa cheratosi attinica o pregressi tumori cutanei, la fotoprotezione sistemica è consigliabile per tutto l’anno (4).
La fotoprotezione locale è essenziale per raggiungere gli obiettivi di prevenzione oncodermatologica, ma anche quella sistemica può essere considerata necessaria, in particolare nei soggetti poco inclini all’utilizzo del fotoprotettore topico (4) o in quelli a rischio, già affetti da fotodermatiti, discromie cutanee (vitiligine) o con storia di tumori cutanei non melanocitari, cheratosi attinica, carcinomi.
È quanto ribadisce, in una recente intervista (1), il dr. Luca Fania, dermatologo responsabile dell’Ambulatorio Tumori Cutanei Non Melanocitari dell’istituto IDI-IRCCS di Roma, che sottolinea gli effetti antiossidanti, immunomodulanti e anti-fotocarcinogenici dei fotoprotettori e in particolare della nicotinamide, che si è rivelata molto efficace in questa indicazione (1).
La nicotinamide è l’amide della vitamina B3 (niacina) ed è un precursore di coenzimi essenziali, quali il NAD+ (Nicotinamide Adenin Dinucletide) (2). La nicotinamide è impiegata con successo nel trattamento di diverse dermatiti, come la dermatite atopica e l’acne (5). La nicotinamide previene la deplezione cellulare dei livelli di NAD+ in risposta all’esposizione ai raggi UV (6) ed è perciò in grado di prevenire l’insorgenza di danni e lesioni della pelle da esposizione solare cronica (7).
Come già accennato, le ottime qualità della nicotinamide come fotoprotettore dipendono dalla sua attività antiossidante, immunomodulante, anti-fotocarcinogenica (1).
La nicotinamide potenzia i processi di riparazione del DNA danneggiato, riduce la reazione flogistica e previene la deplezione energetica cellulare e l’immunosoppressione conseguenti alla fotoesposizione (figura 1) (7).
Figura 1. Nicotinamide e fotoprotezione. I raggi solari UVA e UVB causano danno cutaneo (danni al genoma cellulare, soppressione della risposta cellulare immune, attivazione della risposta infiammatoria). La nicotinamide, precursore del NAD incrementa i livelli di ATP che potenziano la riparazione del DNA danneggiato, proteggendo così la cute dalle conseguenze dannose della fotoesposizione [riprodotta da figura 1 di (7)].
In diversi studi clinici, il trattamento con nicotinamide ha significativamente ridotto l’incidenza di tumori cutanei non melanocitari (figura 2) e di cheratosi attinica (figura 3) (8, 9).
Figura 2. Variazione di incidenza di nuovi tumori cutanei non melanocitari (NMSC), basalioma (BCC) e spinalioma (SCC) dopo trattamento con nicotinamide vs placebo [riprodotta da figura 2 di (8)].
Figura 3. Variazione del numero di lesioni di cheratosi attinica a 1 anno (vs basale) dopo trattamento con nicotinamide vs placebo [riprodotta da figura 3 di (8)].
La nicotinamide ha anche dimostrato ridurre il grado di immunosoppressione indotto da raggi UV (4) sia dopo somministrazione per via orale (500 mg/die) sia topica (concentrazioni del 5%).
In ragione di queste e di numerose altre evidenze, la nicotinamide è stata introdotta nel 2017 nelle Linee Guida Oncologiche Americane (NCCN) (10), e più di recente in quelle italiane SideMaST (4), come agente attivo nella prevenzione dei tumori cutanei non melanocitari.
In sostanza, la nicotinamide, come precursore di NAD, agisce da “booster” metabolico, favorendo la riparazione del DNA e contribuendo all’attività antiossidante (4).
Il fabbisogno giornaliero di nicotinamide cresce con l’età: dai 6-14 mg/die nel bambino, ai 15-18 mg/die nell’adolescente e nell’adulto, fino a 20 mg/die nelle donne in gravidanza e allattamento (4, 11).
Di recente IDI Farmaceutici ha formulato un protocollo innovativo di protezione solare topica che inizia con l’esposizione solare e continua anche in seguito, mediante l’impiego di tre Dispositivi Medici per la protezione solare a base di dosi ottimali di nicotinamide. Il primo prodotto è Nicotinamide DNAGE SPF30, un Latte fluido per viso e corpo, a protezione alta, indicato per pelle matura e fotosensibile e ai primi segni di fotoinvecchiamento; il secondo prodotto è Nicotinamide AK-NMSC SPF50+, un Latte fluido per viso e corpo, a protezione molto alta, adatto alla pelle già fotodanneggiata, indicato per la prevenzione delle lesioni precancerose (cheratosi attinica) e cancerose (tumori cutanei non melanoma) nei soggetti a rischio (anziani e soggetti con esposizione professionale). Il terzo prodotto è Nicotinamide Protezione Doposole una formulazione in crema a rapido assorbimento, che contiene anche ceramidi per il ripristino dell’equilibrio idrico cutaneo e della barriera cutanea dopo l’esposizione.
La nicotinamide è inoltre adatta alla fotoprotezione sistemica. Il protocollo in questo caso viene attuato mediante la somministrazione di un farmaco in compresse da 250 mg. Questa formulazione è indicata nel trattamento degli eritemi fotosensibili e di tutte le dermatosi sensibili al sole durante la stagione estiva. Per la fotoprotezione sono consigliate 3-4 compresse al dì (12).
A partire da settembre 2018 la nicotinamide è entrata a far parte della lista di farmaci erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 648. Il farmaco può essere prescritto dagli specialisti oncologo e dermatologo come trattamento chemopreventivo per lo sviluppo di nuovi tumori cutanei epiteliali, in soggetti con una storia di almeno due carcinomi cutanei, spinocellulari o basocellulari, dopo intervento chirurgico (13).
Con le diverse formulazioni disponibili è possibile attuare la doppia fotoprotezione con nicotinamide in tutte le condizioni indicate e prevenire così efficacemente l’insorgenza del danno cutaneo da fotoesposizione e la conseguente morbilità cutanea e oncodermatologica a lungo termine.
1. SALUS – Mensile di Quotidiano Nazionale Salute - 29 maggio 2019.
2. Parrado C et al. Front Med (Lausanne). 2018; 5:188.
3. AIOM Linee guida Tumori cutanei non melanoma – Carcinoma basocellulare – Edizione 2018 - https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2018/11/2018_LG_AIOM_Basocellulare.pdf .
4. La Pelle - Dermatologia e Cosmesi – Numero Speciale - aprile 2019.
5. Lim HW et al. Current challenges in photoprotection. J Am Acad Dermatol. 2017; 76:S91–9.
6. Park J et al. Nicotinamide prevents ultraviolet radiation-induced cellular energy loss. Photochem Photobiol. 2010; 86:942–48.
7. Snaidr VA et al. Nicotinamide for photoprotection and skin cancer chemoprevention: A review of efficacy and safety. Exp Dermatol. 2019; 28:15–22.
8. Chen AC et al. A Phase 3 randomized trial of nicotinamide for skin-cancer chemoprevention. N Engl J Med. 2015; 373:1618–26.
9. Surjana D et al. Oral nicotinamide reduces actinic keratoses in phase II double-blinded randomized controlled trials. J Invest Dermatol. 2012; 132:1497–500.
10. NCCN Clinical Practice Guidelines in Oncology (NCCN Guidelines®). Basal Cell Skin Cancer. Version 1.2018 — September 18, 2017.
11. Institute of Medicine (US) Standing Committee on the Scientific Evaluation of Dietary Reference Intakes and its Panel on Folate, Other B Vitamins, and Choline. Dietary Reference Intakes for Thiamin, Riboflavin, Niacin, Vitamin B6, Folate, Vitamin B12, Pantothenic Acid, Biotin, and Choline. Washington (DC): National Academies Press (US); 1998. 6, Niacin. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK114304/
12. Nicotinamide. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
13. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Anno 159° - Numero 212 del 12/09/2018