Effetto della profilassi con timololo 0,1% gel sulla pressione intraoculare dopo iniezione intravitreale di ranibizumab: uno studio randomizzato

INTRODUZIONE

 

Le iniezioni intravitreali di agenti anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare (anti-VEGF) sono attualmente impiegate per trattare l’edema maculare e ridurre la neovascolarizzazione in numerose patologie oculari.

 

Una attesa conseguenza dell’iniezione intravitreale di un anti-VEGF è l’aumento della pressione intraoculare.

 

Obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto della profilassi locale con timololo 0,1% gel oftalmico sulle variazioni a breve termine della pressione intraoculare in pazienti sottoposti ad iniezioni intravitreali di ranibizumab.

 

Pazienti e metodi

 

Lo studio, prospettico e randomizzato, condotto in un unico centro, ha incluso 150 occhi di 150 pazienti affetti da edema maculare causato da degenerazione maculare senile, occlusione della vena centrale della retina o retinopatia diabetica. I pazienti non erano stati sottoposti in precedenza a iniezioni intravitreali (IVT-naïve) e sono stati trattati con ranibizumab secondo l'abituale posologia (0,5 mg/0,05 cc).

 

Il disegno dello studio ha previsto la randomizzazione in tre gruppi:

• gruppo 1 (n=50): non trattato con timololo prima dell’iniezione intravitreale;

• gruppo 2 (n=50): una instillazione di timololo 0,1% gel oftalmico la sera prima dell’iniezione intravitreale;

• gruppo 3 (n=50): una instillazione di timololo 0,1% gel oftalmico 2 ore prima dell’iniezione intravitreale.

 

La pressione intraoculare è stata misurata, a paziente in posizione seduta, 15 giorni prima dell’iniezione intravitreale e 5 minuti e 60 minuti dopo la sua esecuzione mediante il tonometro ad applanazione di Goldmann e sono stati registrati gli spikes ipertensivi >25 mmHg e >40 mmHg.

 

RISULATI

 

Spikes ipertensivi >40 mmHg sono stati rilevati solo alla misurazione effettuata dopo 5 minuti, con un’incidenza differente nei tre gruppi di pazienti (n=9, 18%; n=8, 16%; n=1, 2%, rispettivamente), che è pertanto risultata più bassa nel gruppo di pazienti che avevano ricevuto l’instillazione di timololo 0,1% gel oftalmico 2 ore prima dell’iniezione intravitreale (gruppo 3).

 

Figura 1.

Riduzione del rischio di spikes ipertensivi post-IVT nei pazienti che hanno ricevuto timololo 0,1% gel oftalmico prima dell’IVT.

 

 

 

 

DISCUSSIONE

 

È ben noto come l’aumento della pressione intraoculare rappresenti una frequente complicazione del trattamento con iniezione intravitreale.

 

La patogenesi degli incrementi a breve termine della pressione intraoculare dopo iniezione intravitreale di agenti anti-VEGF è direttamente correlata all’aumento del volume di liquido intraoculare, ma è stato osservata anche una correlazione con una lunghezza assiale più corta e altre potenziali variabili che influenzano la pressione intraoculare quali spessore sclerale, rigidità sclerale e capacità di deflusso oculare.

 

I dati della letteratura riguardo la necessità del ricorso alla paracentesi per la prevenzione dei picchi pressori sono discordanti, in quanto tale procedura è invasiva. Non è chiaro il timing dell’esecuzione: richiede un tempo maggiore rispetto ad una iniezione intravitreale ed espone il paziente al rischio di complicazioni, anche gravi.

 

L’utilizzo di farmaci antiglaucoma può dimostrarsi un mezzo più semplice e sicuro.

 

Questo studio è stato condotto allo scopo di verificare se l’impiego profilattico di timololo 0,1% gel oftalmico sia in grado di ottenere la riduzione dell’incidenza degli spikes pressori osservati dopo iniezione intravitreale di ranibizumab, in quanto nella maggior parte degli studi che hanno valutato la pressione intraoculare post-IVT non è specificato se fosse stato utilizzato un pre-trattamento per la riduzione della pressione intraoculare.

 

Lo studio descritto è il primo ad avere valutato l’efficacia di un trattamento profilattico ipotensivo sugli spikes ipertensivi post-IVT >25 e >40 mmHg, che rappresentano i parametri più indicativi per la valutazione del rischio di danno del nervo ottico post-IVT rispetto alle variazioni assolute della pressione intraoculare.

 

Timololo 0,1% gel oftalmico può rappresentare il trattamento profilattico topico più appropriato per ottenere la riduzione degli spikes ipertensivi post-IVT, grazie alla lunga durata di azione e alla sicurezza.

 

La somministrazione di timololo 0,1% gel oftalmico solo 2 ore prima dell’iniezione intravitreale di ranibizumab si è dimostrata la più rispondente riducendo significativamente gli spikes ipertensivi >40 mmHg.

 

 

 

N. 20/2017 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale

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