L’eiaculazione precoce: la più frequente disfunzione sessuale maschile, con un significativo impatto negativo
sul benessere di coppia


L’Eiaculazione Precoce (EP) è la più frequente disfunzione sessuale maschile; in Italia, si calcola che soffra di EP un uomo su cinque nella fascia di età compresa tra 18 e 70 anni (1-3). Un ampio studio epidemiologico internazionale, il PEPA study, condotto in USA, Germania ed Italia, ha confermato l’elevata prevalenza di questa condizione medica in tutti i Paesi considerati (Figura 1) (3).

Figura 1. Prevalenza dell’EP rilevata in un’indagine internazionale effettuata in Italia, Germania e USA su 12.133 uomini di età compresa tra 18 e 70 anni (3).

La definizione di EP si basa sui seguenti criteri chiave, presenti con lievi differenze in tutti i Documenti pubblicati sull’argomento dalle principali società internazionali di Andrologia e Urologia (4-6):
- eiaculazione che si verifica, in modo persistente o ricorrente, in seguito a stimolazione sessuale minima, prima, durante o poco dopo la penetrazione vaginale;
- mancanza di controllo eiaculatorio;
- conseguenze negative a livello personale, come frustrazione, ansia e comportamenti che arrivano ad evitare l’intimità sessuale.
L’EP viene distinta da un punto di vista diagnostico in due grandi categorie: l’EP primaria o secondaria.

L’EP primaria, anche definita lifelong, risulta caratterizzata dalle seguenti caratteristiche chiave (1):
- eiaculazione precoce che si manifesta in occasione di ogni (o quasi) rapporto sessuale;
- il problema si presenta con tutte (o quasi) le partner;
- insorge fin dal primo (o quasi) rapporto sessuale;
- l’eiaculazione avviene entro 30-60 secondi (nell’80% dei soggetti) o tra 1 e 2 minuti (nel 20% dei soggetti);
- persiste per tutta la vita (70% dei casi) e può peggiorare con l’età (30% dei soggetti).

L’EP secondaria o acquisita si presenta con diverso profilo clinico, anche in relazione a sottostanti problemi somatici o psicologici, ed è caratterizzata da (1):
- EP che esordisce in un certo momento della vita;
- il soggetto ha precedentemente mostrato eiaculazioni normali;
- l’esordio può essere improvviso o graduale;
- la disfunzione può essere secondaria a patologie endocrine (ipogonadismi, ipertiroidismi), urologiche, neurologiche (neuropatia periferica, processi espansivi midollari, sclerosi multipla, ecc.), problemi psicologici o di relazione, come pure all’assunzione di farmaci (amfetamine, agonisti dopaminergici) o di droghe (cocaina).

Le patologie urologiche che possono essere causa di EP comprendono:
- le Male Accessory Gland Infections (MAGI), quali prostatiti croniche batteriche (tipo II), prostatiti infiammatorie (tipo IIIa), prostatiti non infiammatorie/dolore cronico pelvico, prostatovesciculiti, prostatovesciculo-epididimiti (4);
- le patologie organo-terminali (fimosi, frenulo corto del prepuzio) (4);
- la Disfunzione Erettile(1).

Dal punto di vista clinico, le componenti principali dell’EP sono rappresentate da:
- ridotto tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT);
- mancanza di controllo sull’eiaculazione;
- impatto negativo sull’uomo e sulla relazione di coppia. Il ridotto controllo sull’eiaculazione causa una scarsa soddisfazione durante i rapporti sessuali; infatti, si stima che solo il 38,3% delle partner di uomini con EP considera come soddisfacenti i propri rapporti sessuali, contro il 90% delle partner di uomini senza EP (7). In molti uomini con EP, la mancanza di controllo sull’eiaculazione è causa di insicurezza e ha un impatto negativo anche a livello emozionale, con scarsa autostima, ansia, imbarazzo e senso di inferiorità (8).
Spesso l’insoddisfazione dei rapporti sessuali causa compromissione del benessere di coppia e della stessa stabilità della relazione, a meno che non si intraprenda un percorso adeguato per la ricerca di soluzioni efficaci, che oggi esistono (9). Tale percorso ha come elemento imprescindibile il rivolgersi ad un Medico per ottenere consigli qualificati e professionali, evitando le inefficaci e spesso pericolose cure “fai-da-te”.


Bibliografia

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N.3/2014 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale

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