COSA È

La cheratocongiuntivite primaverile è una forma severa di allergia oculare con infiammazione cronica della superficie dell’occhio  e riacutizzazioni stagionali (1).

Il termine cheratocongiuntivite indica un possibile coinvolgimento della cornea, con conseguente compromissione dell’acutezza visiva, mentre l’aggettivo primaverile (o “vernal”) indica il momento della riacutizzazione clinica e non l’unico periodo in cui la sintomatologia si manifesta (2).

La severa e spesso bilaterale infiammazione cronica della superficie oculare che caratterizza tale patologia può causare esiti permanenti se non viene riconosciuta ed adeguatamente trattata (3).

ESORDIO

La cheratocongiuntivite primaverile colpisce prevalentemente bambini ed adolescenti (4). Tale patologia, infatti, nell’80% dei casi inizia a manifestarsi nella prima decade di vita, generalmente non prima dei 3 anni, e va incontro a risoluzione spontanea, sebbene non in tutti i casi, dopo la pubertà, verso la fine della seconda decade (1, 2).

In due ampie casistiche dell’Italia centrale, dove l’incidenza della condizione è relativamente alta, è stata riportata un’età media alla diagnosi tra 6.8 ± 5 anni e 1 ± 5 anni (4).

Solo il 4% delle nuove diagnosi riguarda soggetti di età superiore a 20 anni (1).

INCIDENZA E PREVALENZA

La cheratocongiuntivite primaverile presenta tassi di incidenza e prevalenza piuttosto bassi a livello europeo, con importanti variazioni geografiche (1).

La prevalenza è molto più elevata nei climi caldi, mentre nelle regioni con cambiamenti climatici stagionali si osserva spesso un andamento con riacutizzazioni che si verificano nei mesi primaverili ed estivi e remissioni nei mesi più freddi (4).

In particolare, si stima che la prevalenza in Europa sia compresa tra 0.7 e 3.3 per 10000 abitanti, con una prevalenza delle forme da severa a molto severa tra 0.3 e 1.4 per 10000 nella popolazione generale (1).

La cheratocongiuntivite primaverile interessa più frequentemente il sesso maschile e in letteratura è riportato un rapporto maschi: femmine variabile da 4:1 a 2:1 (5).

SEGNI, SINTOMI

Sintomi
I sintomi cardine della cheratocongiuntivite primaverile sono rappresentati da:

  • lacrimazione
  • prurito
  • fotofobia
  • vista offuscata
  • secrezione mucosa a livello oculare (1).

Caratteristica è un’ipersecrezione di muco con filamenti viscosi (5). Il prurito può essere tanto intenso da diventare invalidante (6).

Il coinvolgimento della cornea causa la comparsa di dolore e sensazione di corpo estraneo (6).

Segni
I segni clinici oculari includono:

  • ipertrofia papillare visibile nella congiuntiva tarsale
  • iperemia della congiuntiva bulbare
  • coinvolgimento corneale, rappresentato da cheratite puntata super­ficiale, erosioni epiteliali, e, nei casi più gravi, ulcere a scudo o placche corneali (Figura 1).

Un classico segno sono i noduli di Trantas, punti giallastri che rappresentano infiltrati di cellule infiammatorie sulla sommità delle papille della congiuntiva limbare (Figura 2).

Figura 1

Cheratocongiuntivite primaverile in un bambino di 10 anni: papille giganti sulla congiuntiva palpebrale superiore (tarsale) con marcata infiammazione e ulcere a scudo a livello corneale, evidenziate dalla colorazione con fluoresceina.

 

 

da (7), con modifiche grafiche

Figura 2

Noduli di Trantas limbari.

 

 

da (8), con modifiche grafiche

IMPATTO SULLA QUALITÀ DI VITA DEL BAMBINO E DELLA FAMIGLIA

Poiché la cheratocongiuntivite primaverile è una condizione cronica, è possibile che la vita sociale, il rendimento scolastico e il benessere emotivo  del bambino subiscano un impatto negativo (9). 

La fotofobia impedisce ai bambini di svolgere le normali attività all’aria aperta insieme ai loro coetanei (10). Il peggioramento dei sintomi durante lo svolgimento di attività all’aperto interferisce con la socialità, “obbligando ad una vita al chiuso” (9). 

I bambini affetti da cheratocongiuntivite primaverile, rispetto ad un gruppo di controllo, presentano punteggi statisticamente peggiori per indicatori di socievolezza, problemi di ansia, problemi di attenzione. L’essere affetti da una malattia cronica, il dover utilizzare costantemente farmaci e le limitazioni imposte dai sintomi nelle attività quotidiane riducono la qualità di vita dei bambini  (9). 

CONCLUSIONE

La cheratocongiuntivite primaverile ha una prognosi generalmente buona con un’appropriata gestione clinica e la malattia è in genere autolimitante (7).

Tuttavia, in quanto poco comune, la cheratocongiuntivite primaverile è una condizione spesso poco conosciuta sia da oculisti che da pediatri ed allergologi, con conseguente ritardo nella diagnosi e rischio di complicanze oculari, oltre che di impatto negativo sulla qualità di vita del bambino e della famiglia (2).

Per maggiori approfondimenti può consultare il manuale

Bibliografia

  1. Leonardi  A et al. Clinical efficacy assessment in severe vernal keratoconjunctivitis: preliminary validation of a new penalties-adjusted corneal fluorescein staining score. Journal of Market Access & Health Policy 2020; 8 :1, 1748492.
  2. Pucci  N et al. Diagnosi differenziale delle congiuntiviti allergiche.  Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica 2010; 1: 11-18.
  3. Zicari AM et al. Vernal Keratoconjunctivitis: an update focused on clinical grading system. Italian Journal of Pediatrics 2019; 45(1):64.
  4. Holland EJ et al. Ocular Surface Disease: Cornea, Conjunctiva and Tear Film E-Book: Expert Consult.com. Elsevier Saunders 2013.
  5. Kumar S. Vernal keratoconjunctivitis: a major review. Acta Ophthalmologica 2009; 87:133-147.
  6. La Rosa M et al. Allergic conjunctivitis: a comprehensive review of the literature. Italian Journal of Pediatrics 2013; 39:18.
  7. Addis H et al. Vernal keratoconjunctivitis. Clinical Ophthalmology 2018; 12:119-123.
  8. Gruppo di Studio sulla Vernal. Cheratocongiuntivite primaverile (vernal) - Studio di prevalenza condotto dai pediatri di famiglia. Medico e Bambino 9/2013: 578-584.
  9. Palamar M et al. Psychiatric Evaluation of Children with Vernal Keratoconjunctivitis. Turkiye Klinikleri Journal of Medical Sciences 2013; 33(2):522-9.
  10. Fanelli P et al. Utilità della citologia congiuntivale nella diagnosi e nel monitoraggio terapeutico della cheratocongiuntivite Vernal. Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica 2013; 1: 22-28.

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N. 3/2021 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
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