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Intossicazioni da nicotina e sigarette elettroniche: nuovi rischi emergenti per i bambini

L'ampia diffusione di dispositivi elettronici contenenti nicotina espone i bambini al rischio di intossicazione. Secondo i dati raccolti negli Stati Uniti, due terzi dei casi si verificano in bambini sotto i 5 anni. Il pediatra deve informare i genitori sui rischi, considerando l'importanza della custodia sicura di questi prodotti.

L’ampia diffusione dei dispositivi elettronici contenenti nicotina e tabacco espone i bambini al rischio di intossicazione per assunzione di liquidi a elevata concentrazione in nicotina e di ingestione di componenti metalliche potenzialmente lesive per il tratto gastrointestinale.1
Secondo i dati NPDS (National Poison Data System), raccolti negli Stati Uniti fra il 2010 e il 2018, i due terzi dei casi di intossicazione si sono verificati in soggetti al di sotto dei 5 anni di età.1
Il progressivo incremento dei casi di intossicazione troverà poi conferma negli anni successivi [Figura 1]. Anche in Italia, nel 2013, l’Istituto Superiore di Sanità aveva lanciato un’allerta sulle intossicazioni da nicotina legate al più largo utilizzo dei nuovi prodotti commerciali.1

Figura 1. Casi di intossicazione da ingestione di liquidi di ricarica per sigarette elettroniche negli USA [Tratta da fig 4 di ref 1].

In accordo con le direttive europee, l’Italia ha regolamentato i liquidi di ricarica in modo che i contenitori non abbiano un volume superiore ai 10 ml, una concentrazione massima di nicotina di 20 mg/ml e un volume delle cartucce non superiore ai 2 ml, con chiusura dei flaconi di liquido a prova di bambino.1

L’intossicazione da nicotina

La nicotina è un alcaloide in grado di legare i recettori nicotinici dell’acetilcolina (nAChR) presenti a livello del sistema nervoso centrale, autonomo (midollare surrenalica e gangli autonomi) e della giunzione neuro-muscolare. Questa sostanza agisce come agonista del nAChR con attivazione dei canali ionici e depolarizzazione di membrana. L’esposizione a dosi elevate comporta un blocco recettoriale con tossicità ad espressività bifasica [Tabella 1].

(tratta da tab 1 di ref 1)

In caso di ingestione, la dose minima letale per un adulto e pari a 60 mg, anche se sono riportate intossicazioni non letali per dosaggi superiori ai 500-1000 mg. La dose letale per l’età pediatrica non e nota. Si può tuttavia stimare una dose minima letale in età pediatrica pari a 1 mg/kg.1 In caso di ingestione, il picco plasmatico si raggiunge entro una o due ore. L’esordio dei primi sintomi può avvenire entro i 15-30 minuti per l’assorbimento mucosale con un’accentuazione della sintomatologia dopo 60-90 minuti per assorbimento gastrico.1

Il ruolo dei pediatri

A fronte di un aumento della diffusione di nuovi prodotti tabagici, è opportuno che il pediatra renda consapevoli i genitori dei possibili rischi per i bambini. L’intossicazione per assunzione di liquidi contenenti nicotina o l’ingestione di piccoli componenti metallici potenzialmente lesivi rappresentano eventi accidentali ormai noti e prevenibili. In Italia la normativa sulla commercializzazione dei liquidi contenenti nicotina è abbastanza restrittiva, ma ciò non esclude l’importanza di un’attenta custodia di questi prodotti, spesso altamente attrattivi per i bambini.1

Bibliografia
  1. Accomando F et al. Sigarette elettroniche e dispositivi per tabacco scaldato: nuovi pericoli per i bambini. Quaderni acp 1/2024.