La sessualità, come ormai sappiamo, gioca un ruolo fondamentale nell’esistenza di ognuno di noi, e in ogni fase della vita si può sperimentare un diverso approccio alla stessa, dovuto a diversi fattori concatenati tra di loro. Per capire meglio come cambia la sessualità nelle diverse fasi della vita, è opportuno partire dal concetto di Salute sessuale. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale correlato alla sessualità […], richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità ed alle relazioni sessuali”, questa definizione rende evidente la molteplicità di fattori che si intersecano nella costruzione del proprio benessere sessuale. Per semplificare l’argomento si può suddividere in tre ambiti:
La fase della vita adulta si estende dalla fine dell’adolescenza all’età senile e presenta modificazioni fisiche, psicologiche e sociali di particolare importanza nella vita di una donna. Questo percorso temporale si distingue in una prima età adulta (20-45 anni) che rappresenta il periodo di grandi scelte e di importanti cambiamenti a livello personale, sociale e lavorativo. Gli eventi significativi di questa fase per una donna sono rappresentati da matrimonio o convivenza; in alcuni casi dal divorzio, la nascita di un figlio, il lavoro, soprattutto se si svolge con piacere ed entusiasmo, rappresenta fonte di benessere materiale (consente di mantenere se e la propria famiglia) e psicologico (fonte di affermazione di Sé). Anche la seconda età adulta o età di mezzo (45-65 anni) è caratterizzata da importanti cambiamenti nell’ambito sociale in riferimento ai nuovi rapporti da stabilire con il partner e con i figli. La carriera nel mondo del lavoro dovrebbe aver raggiunto il suo massimo livello. In questa fase dello sviluppo la donna sembra, infatti, rivolgersi maggiormente verso la propria interiorità per affrontare la progressiva e lenta fase dell’invecchiamento che talora può far esplodere la cosiddetta “crisi di mezza età”. Il rischio di questa fase consiste nel ripiegamento su sé stessi e nella “stagnazione” del proprio potenziale sviluppo sociale e personale, con l’emergere di problemi che possono compromettere l’equilibrio psicologico e sessuale della donna.
Le risposte potrebbero essere milioni e, completamente, opposte tra loro. La sola certezza è che al pari passo dei cambiamenti personali, sociali e lavorativi che si verificano nell’arco della sua vita, una donna sperimenta un cambiamento anche riguardo al suo desiderio e alla sua capacità e necessità sessuali. Di falsi miti sul sesso, ce ne sono tanti, anche se le informazioni sono molto più alla portata di mano di tutti di una volta, in era pre-internet. La sessualità femminile, in particolare, è ancora oggi terreno fertile per lo sviluppo di credenze errate o quanto meno incomplete. In quest’ambito, spicca il falso mito secondo cui nelle donne l’interesse per il sesso diminuisce con l’età, soprattutto dopo i 50 anni. Secondo gli esperti, ci sono una serie di fattori emotivi, fisici e psicologici che potrebbero influenzare il modo in cui una donna vede e vive il sesso. Tra queste variabili ricordiamo le condizioni mediche dovute alla perimenopausa tra i 40 e i 50 anni, periodo in cui una donna inizia a sperimentare cambiamenti ormonali che possono far sì che il sesso diventi meno soddisfacente o addirittura doloroso, a causa del calo degli estrogeni che comporta modificazioni nella struttura e lubrificazione vaginale. Si potrebbe sperimentare un calo del desiderio sessuale, dovuto alle modificazioni ormonali, o anche alla presenza di possibili disturbi psicopatologici, come ansia e depressione, o problemi a sperimentare intimità relazionale.