Associazione topica metronidazolo-clotrimazolo: un valido trattamento della candidosi vaginale e un’efficace profilassi delle recidive
La vulvovaginite da Candida è la patologia femminile di più frequente riscontro nella pratica clinica: il 75% delle donne presenta almeno un episodio di candidosi vaginale nel corso della vita e il 40-45% due o più episodi. Nel 5-8% dei casi l’infezione mostra un decorso di tipo ricorrente, caratterizzato da quattro o più episodi nel corso di un anno.
I costi, sia economici associati a diagnosi e trattamento, sia sociali per l’impatto clinico e psicologico di tale condizione sulla donna, sono rilevanti e probabilmente sottostimati a causa del numero crescente di forme resistenti al trattamento. (1)
Nell’85-95% dei casi, la candidosi vulvovaginale è sostenuta da Candida albicans, mentre più raramente è causata da Candida non albicans.(1)
La Candida albicans, saprofita del tubo digerente e del cavo orale, presente in vagina come saprofita nel 10-20% delle donne asintomatiche, è un fungo dimorfo che si può trovare nell'organismo in due fasi fenotipiche: blastospore rotondeggianti e ife, filamenti formati da più cellule divise da setti (Figura 1)
Figura 1. Candida spp. (ingrandimento x400); è visibile una fase di moltiplicazione (gemmazione). |
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Lo switching fenotipico, ossia il passaggio del fungo dalla forma di blastospora, responsabile della trasmissione e diffusione della colonizzazione asintomatíca, a quella di ifa, in grado di invadere i tessuti, causa la comparsa della sintomatologia. (2)
Oltre alla mancata eradicazione del patogeno e alla presenza di un’infezione di tipo misto (batterica e micotica), uno dei principali fattori favorenti la recidiva di vulvovaginite da Candida è rappresentato da terapie antibiotiche che alterano l’equilibrio dell’ecosistema vaginale, riducendo la normale concentrazione di lattobacilli. (3)
Peraltro, indipendentemente da eventuali fattori predisponenti, è determinante lo switching fenotipico. In particolare, è stato dimostrato che il 68% di C.albicans con proprietà invasive a livello vaginale va incontro al processo di switching rispetto al 28% di C.albicans isolate dalle feci. (2)
Il trattamento della candidosi vulvovaginale, in assenza di consenso su un unico protocollo, è basato sull’impiego di antimicotici orali, con risultati peraltro non sempre soddisfacenti e gravati dal rischio di effetti indesiderati.
L’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo si è dimostrata efficace su un ampio spettro di patogeni grazie all’azione sinergica dei singoli componenti, con un favorevole profilo di tollerabilità. Tale associazione consente di neutralizzare l’agente patogeno, risparmiando i lattobacilli che ostacolano la colonizzazione della Candida dal serbatoio rettale, in tal modo favorendo oltre alla risoluzione dell’infezione anche una riduzione del rischio di recidive. Inoltre, studi in vitro hanno dimostrato che l’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo è in grado di inibire lo switching fenotipico del fungo.
Per quanto riguarda i risultati terapeutici, in un recente studio condotto su 33 donne con vulvovaginite ricorrente da Candida (definiti come 4 o più episodi per anno), il trattamento per 6 giorni con metronidazolo-clotrimazolo(ovuli e soluzionevaginale) ha ottenuto una netta riduzione o la risoluzione della sintomatologia in 27 pazienti (81,8%). In particolare, in 10 pazienti (30,3%) è stata registrata la guarigione completa, con assenza di recidive nel follow up a 6 mesi; 17 pazienti (51,5%) hanno ottenuto la risoluzione della sintomatologia prolungando il trattamento a dosaggi ridotti e non hanno presentato recidive. (3)
L’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo potrebbe dunque svolgere un ruolo non solo nel trattamento delle candidosi vulvovaginali ma anche nella profilassi delle recidive.
Bibliografia |
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1.Mintz JD. et al. Prevalence of Non-Albicans Candida Infections in Women with Recurrent Vulvovaginal Symptomatology. Advances in Infectious Diseases, 2013;, 3: 238-242
2.Andreoni S.Patogenicità di Candida albicans e di altri lieviti. Caleidoscopio italiano- Anno 15-N. 108-1987
3. Tavassoli K., Mattana P. L’attualità del trattamento topico delle infezioni vaginali con l’associazione metronidazolo-clotrimazolo. MINERVA GINECOL 2013;65
N. 8/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |