L’asma è la patologia respiratoria cronica più frequente in età pediatrica con una prevalenza in Italia compresa tra il 9 e il 12%.
La caratteristica principale dell’asma è l’infiammazione cronica delle vie aeree che, nei casi più gravi, può esitare nel rimodellamento bronchiale con modifiche strutturali irreversibili e conseguente compromissione permanente della funzionalità respiratoria. Una peculiarità dell’asma nel bambino è quella delle riacutizzazioni respiratorie con episodi accessuali di broncostruzione più o meno gravi in risposta a differenti stimoli, prevalentemente infettivi o da esposizione allergenica.
Le riacutizzazioni respiratorie sono una diretta conseguenza del cattivo controllo dell’asma. Guilbert e coll., sono stati i primi a dimostrare, in bambini di età prescolare ad alto rischio di asma, che la terapia steroidea continuativa di 24 mesi per via inalatoria non è in grado di modificare, nel successivo periodo di osservazione di 12 mesi senza terapia, lo sviluppo dei sintomi di asma o la funzione polmonare, confermando che i cortisonici inalatori sono efficaci nel mantenere il controllo dei sintomi soltanto durante la fase del lungo periodo di trattamento.(1) Appare dunque chiaro che l’obiettivo reale del trattamento antiasmatico, con le risorse terapeutiche attuali, non è tanto quello di cambiare la storia naturale dell’asma, ma di ottenere il miglior risultato possibile e cioè di mantenere il controllo dei sintomi unitamente ad una buona qualità della vita del paziente.
Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano che lo scopo della gestione dell'asma è raggiungere e mantenere il controllo dei sintomi.(2)
Nell’asma controllato sono presenti le seguenti caratteristiche: assenza (o presenza in forma lieve) di sintomi diurni o notturni, nessuna riacutizzazione asmatica, nessuna visita non programmata o ricoveri per asma, minima necessità di farmaci sintomatici, nessuna limitazione dell’attività fisica e normale funzionalità polmonare.
Tabella 1. Livelli di controllo dell’asma
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Attualmente con i trattamenti farmacologici disponibili è possibile ottenere e mantenere il controllo dei sintomi, anche se la presenza di elevato numero di visite mediche non programmate, di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri per riacutizzazioni asmatiche costituiscono i principali determinanti negativi.(3)
Bibliografia
1. Guilbert TW, et al. Long-term inhaled corticosteroids in preschool children at high risk for asthma. N Engl J Med. 2006 May 11;354(19):1985-97.
2. Global Initiative for Asthma (GINA): GINA. [http://www.ginasthma.com]
3. Bateman ED, et al. Can guideline-defined asthma control be achieved? The Gaining Optimal Asthma ControL study. American Journal of Respiratory Critical Care Medicine 2004, 170(8):836-844. |