D. Dr. Mercuri, sappiamo che il programma di ricerca della DMG Italia prende le mosse dagli studi del Dr. Roos, un ricercatore svedese che per primo nel 2001 ha dimostrato l’importanza della batterioterapia. In particolare il Dr. Roos ha dimostrato che la colonizzazione delle mucose rinofaringee con batteri saprofiti isolati dal naso-faringe di bambini sani è in grado di prevenire le recidive delle infezioni respiratorie. Ma come nasce l’interesse di DMG Italia per la “batterioterapia” in otorinolaringoiatria pediatrica?
R. DMG Italia è un’azienda da sempre impegnata sul versante della ricerca e dello sviluppo di soluzioni innovative da implementare in campo terapeutico. Le infezioni respiratorie in pediatria rappresentano una delle aree in cui da sempre DMG Italia ha investito risorse conseguendo ottimi risultati.
Perciò, in linea con la mission e con l’esperienza aziendale, abbiamo seguito con molto interesse i primi passi della “batterioterapia” in O.R.L., a partire dalle pubblicazioni del Dr. Roos, dalle sue intuizioni sull’isolamento della flora saprofita e sulla ricolonizzazione delle vie aeree da parte di batteri saprofiti selezionati.
Con quei primi studi, il Dr. Ross ha riportato significativi risultati in termini di prevenzione delle recidive dell’otite media che ci hanno molto impressionati.
Abbiamo immaginato che ottimizzando il progetto, isolando e purificando ulteriori ceppi di batteri saprofiti, si potessero migliorare i risultati ed ottenere un trattamento più efficace.
D. Quali sono stati i primi obiettivi della ricerca di DMG Italia, inaugurata nei primi anni duemila, sulla strada indicata dai trial svedesi?
R. Il primo obiettivo è stato quello di selezionare ceppi di batteri saprofiti che fossero assolutamente sicuri. Il concetto di safety è di fondamentale importanza in questo campo: i batteri isolati dal rinofaringe sono potenzialmente patogeni, finché non venga accertato il contrario. La ricerca promossa dalla DMG Italia e coordinata dalla Professoressa Stefani in collaborazione con il Dr. La Mantia, dell’Università di Catania e dell’Ospedale di Acireale rispettivamente, ha portato all’identificazione del ceppo Streptococcus salivarius 24SMB che ha superato in maniera convincente tutte le prove di sicurezza, si è rivelato privo di virulenza e non ha manifestato tendenza a sviluppare resistenza antibiotica e, particolare molto importante, si è dimostrato in grado di colonizzare stabilmente le vie respiratorie dei pazienti.
D. I risultati pre-clinici sono molto positivi e consentono di prospettare una buona efficacia dello Streptococcus salivarius 24SMB nella “batterioterapia” delle infezioni rinofaringotubariche. Il passo successivo è rappresentato dalla sperimentazione clinica?
R. Per quanto riguarda gli studi clinici è stato varato lo scorso anno un programma coordinato dalla Professoressa Susanna Esposito presso l’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura dell’ Università di Milano, con l’obiettivo di valutare l’efficacia dello Streptococcus salivarius 24SMB nella terapia e nella profilassi delle infezioni respiratorie del bambino, i cui risultati preliminari si stanno dimostrando molto promettenti.
D. Da tutto quello che Lei ha detto emerge il notevole impegno di DMG Italia nella ricerca clinica. Vuole illustrarci questo aspetto dell’attività aziendale?
R. La ricerca clinica è stata da sempre uno dei cardini dell’impegno di DMG Italia. Impegno che si articola in termini di risorse, investimenti, progettazione e sviluppo. Sappiamo che quando un medico prescrive un prodotto DMG Italia, alla base della prescrizione ci sono anni di impegno, di lavoro serio e rigoroso, di ideazione e realizzazione continua di progetti e programmi di ricerca. La scelta del medico di affidarsi ad uno dei nostri prodotti e di consigliarlo con fiducia al proprio paziente è il più ambito riconoscimento del nostro impegno.
DMG Italia investe in ricerca e considera l’investimento l’unica strada che consente di conseguire risultati solidi ed affidabili, in termini di innovazione e di crescita aziendale.
È questo impegno che ci ha consentito di registrare i nostri numerosi brevetti farmaceutici e di fare in modo che aziende farmaceutiche internazionali riconoscessero i nostri risultati mediante l’acquisizione di brevetti ideati e realizzati in Italia da DMG. Tutto ciò è motivo di orgoglio e incentivo a proseguire sulla strada intrapresa.
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