RISULTATI

 

I risultati delle analisi, espressi per i 14 metalli in µg/L sul sangue e in µg/g sui capelli e per i PCB in pg/mL, valutati secondo i riferimenti tabellari previsti dai rapporti ISTISAN (tabella 3) e WHO-2005, sono stati successivamente rapportati alle patologie di cui era affetto ciascun paziente, e al territorio di appartenenza.

 

Tabella 3. Valori di riferimento (μg/L) per i metalli proposti per la popolazione italiana nel periodi 1990-2009

(Rapporto ISTISAN 10/22) [25]

Dai risultati si evince che, negli 11 pazienti neoplastici, i livelli dei 14 metalli pesanti dosati nel sangue risultavano in quantità considerevolmente elevata rispetto ai valori consentiti, per la metà di essi (es. piombo) (figura 1), i livelli dosati nel capello presentavano, per alcuni di essi, valori di positività significativamente superiori rispetto a quello massimo di riferimento.

 

 

Figura 1. Livelli di Pb nel sangue degli 11 pazienti ammalati in riferimento ai livelli riportati nella tabella ISTISAN  10/22 (valore min 12,8-massimo 79,5)

I livelli dei 12 PCB dosati nel sangue presentavano, per alcuni di essi, valori di positività più elevati rispetto al massimo indice di riferimento (pur non essendoci un chiaro riferimento tabellare quantificato secondo i rapporti WHO-2005).  Nei 9 pazienti sani è emerso che i metalli pesanti dosati nel sangue erano in quantità compresa nell’intervallo di riferimento; i metalli risultati positivi (≤3 su 14 metalli pesanti per ciascun paziente), presentavano valori di poco superiori a quelli massimi di riferimento (figura 2 e figura 3).

 

 

Figura 2. Livelli di Pb nel sangue dei 9 pazienti sani in riferimento ai livelli riportati nella tabella ISTISAN 10/22 (valore min 12,8 - massimo 79,5)

Figura 3. Minimo e massimo valore del Pb (secondo la tabella ISTISAN) rilevati nel gruppo di pazienti sani e nel gruppo di pazienti ammalati

I livelli dei 14 metalli pesanti dosati nel capello erano negativi, i livelli dei 12 PCB dosati nel sangue presentavano negatività o positività con valori prossimi a quelli minimi di riferimento.

 

Dalle osservazioni delle analisi condotte negli 11 pazienti neoplastici emerge che:

 

Analizzando ulteriormente i valori rilevati, suddividendo i pazienti sulla base della zona di provenienza e confrontandoli tra loro (grafici 1-8), abbiamo riscontrato che:

 

 

 

 

Grafico 1: Concentrazione, espressa in µg/L, dell’alluminio presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 2: Concentrazione, espressa in µg/L, del piombo presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 3: Concentrazione, espressa in µg/L, dell’arsenico presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 4: Concentrazione, espressa in µg/L, del cadmio presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 5: Concentrazione, espressa in µg/L, del mercurio presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 6: Concentrazione, espressa in µg/L, del rame presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 7: Concentrazione, espressa in µg/L, del cromo presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Grafico 8: Concentrazione, espressa in µg/L, dello zinco presente nel sangue in riferimento alla residenza dei pazienti ammalati.

Non abbiamo trovato una netta corrispondenza tra stadio del tumore e livello dei metalli nel sangue e nel capello o dei PCB nel sangue. Abbiamo invece riscontrato che neoplasie del rinofaringe e linfoma della tonsilla erano associati agli stessi metalli pesanti nel sangue e agli stessi Policlorobifenili. Le neoplasie del rinofaringe avevano nella matrice capello gli stessi metalli presenti nel sangue; il linfoma presentava solo livelli elevati di arsenico e cromo anche nella matrice nel capello. Ugualmente abbiamo osservato lo stesso andamento per i tumori della tiroide che presentavano gli stessi metalli nel sangue (Alluminio, Cadmio, Mercurio, Nichel, Piombo).

Materiali e metodi

Conclusioni

 

N.3/2017 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale

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