Trattamento delle infezioni vulvovaginali: attualità ed efficacia dell’associazione per uso topico metronidazolo-clotrimazolo
Le infezioni vaginali rappresentano una delle condizioni che sia il Medico di Medicina generale, sia il Ginecologo riscontrano più frequentemente nella pratica ambulatoriale. Il prurito e/o il bruciore vaginale e le perdite bianche (leucorrea) sono i sintomi che più spesso spingono la donna a rivolgersi al Medico (Figura 1).
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Peraltro, tali sintomi mostrano scarse sensibilità e specificità in quanto possono essere associati a una vaginite batterica (22%–50% dei casi), una candidiasi vulvovaginale (17%–39% dei casi) o una tricomoniasi vaginale (4%–35%). Ciò nonostante, nella pratica comune il trattamento viene iniziato prima di ottenere la conferma microbiologica dell’eziologia dell’infezione (1).
Nelle più recenti raccomandazioni per la gestione terapeutica delle vaginiti infettive dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, per il trattamento delle vaginosi batteriche e della tricomoniasi viene raccomandato l’impiego (orale e topico) di metronidazolo, mentre per il trattamento della candidiasi vulvovaginale viene raccomandato il clotrimazolo per uso topico (2).
Il metronidazolo è un derivato nitroimidazolico ad ampio spettro di azione antiprotozoaria e antibatterica con notevole attività sugli anaerobi e sulla Gardnerella vaginalis, che raggiunge un’efficacia dell’80%-100% nel trattamento delle vaginosi batteriche.
Il clotrimazolo è un imidazolico con azione antimicotica ad ampio spettro, particolarmente efficace nel trattamento topico delle candidiasi. Le percentuali più elevate di guarigione clinica e micrologica (80%-90%) ottenute dal trattamento topico con gli antimicotici azolici come il clotrimazolo, rispetto a quello con antimicotici topici come ad es. la nistatina, ne fanno raccomandare l’impiego sia nelle candidosi non complicate, sia nelle candidosi ricorrenti, forme frequenti la cui gestione comporta particolari difficoltà (3).
L’efficacia terapeutica su un ampio spettro di patogeni (batteri, miceti e protozoi), caratteristica di particolare rilevanza nel trattamento di infezioni miste, e il sinergismo con potenziamento dell’efficacia terapeutica dei singoli componenti rappresentano il razionale dell’associazione metronidazolo-clotrimazolo per uso topico (3, 4).
Ulteriori vantaggi di tale associazione, disponibile in formulazione ovuli, crema e soluzione vaginale, sono rappresentati dall’assenza di attività sui componenti prevalenti del microbiota vaginale normale, i lattobacilli, che costituiscono il principale sistema di difesa contro le infezioni vaginali, dall’abolizione o ritardo dello sviluppo di fenomeni di resistenza spontanea di alcuni patogeni e dalla riduzione del rischio di comparsa di candidiasi vulvovaginale dopo il trattamento della vaginite batterica solo con antibiotico. Inoltre, l’associazione metronidazolo-clotrimazolo per uso topico, oltre ad ottenere un più rapido sollievo dei sintomi rispetto agli agenti orali, è caratterizzata da un migliore profilo di tollerabilità e da una minore incidenza di effetti indesiderati rispetto all’assunzione dei singoli principi attivi per via orale, caratteristiche che ne consentono l’utilizzo anche durante la gravidanza.
L’efficacia terapeutica dell’associazione è stata ampiamente dimostrata dai risultati di numerosi studi clinici. Inoltre, recenti studi hanno indicato che, grazie alla capacità di inibire lo switching fenotipico di Candida albicans, l’associazione metronidazolo-clotrimazolo può svolgere un ruolo importante anche nella prevenzione delle vulvovaginiti ricorrenti da candida (3, 5).
Bibliografia |
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1.Del-Cura González I, García-de-Blas González F, Sanz Cuesta T et al. Patient preferences and treatment safety for uncomplicated vulvovaginal candidiasis in primary health care. BMC Public Health 2011; 11:63
2. Frieden TR, Jaffe HW, Cono J. MMWR Recom Rep 2015; 64(3): 69-78
3.Tavassoli K., Mattana P. L’attualità del trattamento topico delle infezioni vaginali con l’associazione metronidazolo-clotrimazolo. MINERVA GINECOL 2013;65
4. Arisi E. Validità della associazione metronidazolo-clotrimazolo nella pratica clinica quotidiana. Current Obstetrics and Gynaecology, Edizione Italiana 2005;14:92-6
5. Sobel J. Factors involved in patient choice of oral or vaginal treatment for vulvovaginal candidiasis. Patient Preference and Adherence 2014:8 31–34
N. 06/2016 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |