Trattamento delle infezioni vulvovaginali: attualità ed efficacia dell’associazione per uso topico metronidazolo-clotrimazolo
Le infezioni vaginali rappresentano una delle condizioni che sia il Medico di Medicina generale, sia il Ginecologo riscontrano più frequentemente nella pratica ambulatoriale. Il prurito e/o il bruciore vaginale e le perdite bianche (leucorrea) sono i sintomi che più spesso spingono la donna a rivolgersi al Medico.
Un diffuso problema di salute pubblica: la candidiasi vulvovaginale
La candidiasi vulvovaginale (VVC), classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una condizione patologica spesso sessualmente trasmessa, è una delle infezioni vaginali più comuni, interessando ogni anno milioni di donne in tutto il mondo. Le attuali stime indicano che, nel corso della vita, il 75% delle donne in età fertile presenta almeno un episodio di VVC e che, di questa percentuale, il 40-50% va incontro ad almeno una recidiva. Nel 5-8% dei casi l’infezione mostra un decorso di tipo ricorrente, caratterizzato da quattro o più episodi nel corso di un anno. (1,2) In base alla presentazione clinica, alle caratteristiche microbiologiche, ai fattori correlati all’ospite e alla risposta al trattamento, la VVC può essere classificata in non complicata e complicata, che costituisce circa il 10-20% dei casi.
La Malattia Infiammatoria Pelvica, una possibile causa di dolore pelvico cronico e di infertilità nella donna
La malattia infiammatoria pelvica (Pelvic Inflammatory Disease - PID) è una sindrome clinica che comprende un ampio spettro di patologie infiammatorie del tratto genitale superiore femminile, che include qualunque combinazione di endometrite, salpingite, parametrite, ooforite, ascesso tubo-ovarico e peritonite pelvica.
La PID è un’infezione polimicrobica che colpisce principalmente donne giovani, sessualmente attive.
N. 06/2016 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |