Un valido e ben tollerato trattamento delle vaginiti: l’associazione metronidazolo-clotrimazolo per uso topico

La vaginite è una delle più frequenti infezioni del sistema genitale femminile ed i disturbi ad essa associati rappresentano una delle più comuni cause di consultazione medica (Figura 1).

Figura 1. I disturbi causati dalle vaginiti rappresentano una delle più comuni cause di consultazione medica

 

Tra le tre forme in cui le vaginiti infettive sono classificate, ovvero candidiasi vulvovaginale, sostenuta principalmente da Candida albicans, tricomoniasi vaginale, da Trichomonas e vaginite batterica, sostenuta da vari microorganismi, quest’ultima è la più frequente. Attualmente, per il trattamento farmacologico delle vaginiti infettive sono disponibili varie opzioni terapeutiche, tra le quali una delle più largamente raccomandate dalla letteratura scientifica e da autorevoli organismi internazionali come i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), importante organismo di prevenzione e controllo delle malattie statunitense, è rappresentata dal trattamento con il derivato nitroimidazolico metronidazolo, per uso orale e topico nel caso delle vaginosi batteriche e orale per la tricomoniasi vaginale,e dal trattamento topico con il derivato imidazolico clotrimazolo nella candidiasi vulvovaginale (Figura 2) (1,2).

Figura 2. Struttura chimica di metronidazolo e clotrimazolo. Tratta da ref. (1)

 

Alla luce di tali raccomandazioni, l’associazione dei due farmaci in formulazioni per uso topico (ovuli, crema e soluzione vaginale) offre una valida e ben tollerata strategia terapeutica delle forme di vaginite che il ginecologo e il medico di medicina generale incontrano più di frequente nella pratica quotidiana. L’efficacia terapeutica dell’associazione topica metronidazolo e clotrimazolo si esplica su un ampio spettro di patogeni che include Trichomonas, Candida, batteri Gram positivi e Gram negativi anaerobi, bacilli sporigeni, Gardnerella, Toxoplasma, caratteristica che risulta di particolare rilievo in considerazione della diffusione delle infezioni miste. In particolare, circa il 25% dei casi di vaginite richiede l’utilizzo di un’associazione topica di antimicrobici e antimicotici (3). Metronidazolo e clotrimazolo in associazione per uso topico (rapporto relativo metronidazolo-clotrimazolo 5:1) svolgono un’azione sinergica,che si traduce nel potenziamento dell’efficacia terapeutica di ciascun principio attivo e nella possibilità di minimizzare le resistenze spontanee di alcuni patogeni (1,2).

L’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo agisce sui patogeni senza alterare la composizione qualitativa e quantitativa dell’ecosistema vaginale normale, risultando in particolare totalmente priva di attività sui lattobacilli. Tali microorganismi, specie prevalente nel microbiota della vagina “sana”, costituiscono il principale sistema di difesa contro le infezioni vaginali, opponendosi attraverso vari meccanismi, sia all’aggressione di patogeni esterni, sia all’eccessiva moltiplicazione di altri componenti del microbiota vaginale, funzione protettiva confermata anche dal frequente sviluppo di candidosi vulvovaginali e infezioni ricorrenti dopo terapie antibiotiche che sopprimono i lattobacilli (1,4).

Recenti studi hanno dimostrato che l’associazione è efficace anche nella prevenzione delle vulvovaginiti ricorrenti da candida, grazie all’effetto di inibizione dello switching fenotipico di Candida albicans (1).

L’associazione, inoltre, si caratterizza non solo per l’efficacia terapeutica ampiamente dimostrata negli studi clinici ma anche per la migliore tollerabilità e la riduzione degli effetti indesiderati in confronto al trattamento con ognuno dei componenti per via orale, caratteristica che ne consente l’impiego nelle vaginiti della donna in gravidanza (1).


Bibliografia

1.Tavassoli K., Mattana P. L’attualità del trattamento topico delle infezioni vaginali con l’associazione metronidazolo-clotrimazolo. MINERVA GINECOL 2013;65

2. Arisi E. Validità dell'associazione metronidazolo clotrimazolo nella pratica clinica quotidiana. Current Obstetrics and Gynaecology, Edizione Italiana 2005;14:92-6

3. Neut C, Verrière F,Nelis HJ et al. Topical Treatment of Infectious Vaginitis: Effects of Antibiotic, Antifungal and Antiseptic Drugs on the Growth of Normal Vaginal Lactobacillus Strains. Open Journal of Obstetrics and Gynecology 2015; 5:173-180

4. Polizzi S, Falduzzi C, Giuca R et al. Le infezioni vaginali: ruolo dell’alterazione della flora lattobacillare nelle vaginiti aerobiche. Giorn. It. Ost. Gin. Vol. XXXIII-n. 4-Luglio-Agosto 2011

 

 

<< Torna alla Home

N. 9/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
È vietata la riproduzione totale o parziale senza il consenso scritto dell'editore - 15ED0007
Copyright © 2015


Colophon | Informazioni legali | Privacy