Infezioni delle vie urinarie in età pediatrica: epidemiologia e microbiologia
Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano, dopo otite media e faringite, le infezioni più frequenti in età pediatrica (Figura 1) (1).
A differenza delle IVU nell’adulto, che presentano un decorso generalmente benigno, le IVU in età pediatrica sono riconosciute come causa di morbilità acuta nel bambino e del rischio di successive complicanze in età adulta, tra cui ipertensione arteriosa e insufficienza renale.
La reale incidenza delle IVU pediatriche è difficile da determinare, in quanto tali condizioni possono avere una presentazione variabile da completa assenza di sintomi urinari a urosepsi fulminante, ma è noto che l’incidenza varia in base alla fascia di età e al sesso.
Le infezioni delle vie urinarie, le più comuni infezioni batteriche nella donna
Un’infezione delle vie urinarie (IVU) viene definita in base alla presenza di microrganismi patogeni, generalmente batteri, nelle vie urinarie, associata all’identificazione di marker infiammatori e alla positività di urinocolture di follow-up (1).
Ai fini pratici, le infezioni urinarie sono classificate, in base ai sintomi prevalenti, in IVU non complicate (cistiti), pielonefrite non complicata, IVU complicate con o senza pielonefrite, urosepsi e uretriti. Un’ulteriore classificazione differenzia un primo episodio di IVU e l’IVU ricorrente, distinta a sua volta in infezione non risolta (per livelli subterapeutici di antibiotico, mancata compliance, antibioticoresistenza), infezione persistente (per persistenza degli stessi batteri nelle vie urinarie nonostante il trattamento) e reinfezione (un nuovo episodio causato dallo stesso o da un nuovo tipo di batteri) (2).
![]() N.21/2014 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |