L’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo nella gestione ambulatoriale delle infezioni vaginali
Le infezioni vaginali sono tra le patologie di più comune riscontro nella pratica quotidiana del medico di medicina generale e del ginecologo. Le forme più frequenti sono rappresentate da vaginosi batterica (22%–50% delle donne sintomatiche), candidiasi vulvovaginale (17%–39% dei casi, sostenuta da Candida albicans) e tricomoniasi (4%–35% dei casi, sostenuta da Trichomonas vaginalis).
Le infezioni vaginali, un problema da non sottovalutare
Generalmente le infezioni vaginali, sebbene i sintomi ad esse associati siano i disturbi che più spesso spingono la donna a rivolgersi al medico, sono considerate un semplice fastidio.
Tuttavia, tali condizioni esercitano innanzitutto un significativo impatto psicologico, in quanto sintomi come prurito, bruciore, perdite vaginali più o meno maleodoranti, dolore durante i rapporti sessuali possono influenzare significativamente la vita sociale, la vita di coppia e, in definitiva, ridurre la qualità di vita; inoltre, le eventuali recidive dopo il trattamento costituiscono una costante causa di frustrazione per la donna (1, 2).
La sindrome dell’ovaio policistico, una patologia frequentemente associata all’obesità
La sindrome dell’ovaio policistico (Polycystic Ovary Syndrome, PCOS) è un disordine endocrino e metabolico eterogeneo, con una probabile origine genetica, influenzata da fattori ambientali come alimentazione e attività fisica (1).
La PCOS è una delle più comuni patologie endocrine del sesso femminile, che interessa il 5-10% delle donne in età riproduttiva (2).
N. 12/2016 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |