INDICE DEGLI ARTICOLI
1 - Un’attuale, efficace gestione delle infezioni vaginali nella pratica ambulatoriale: l’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo
2 - La vaginosi batterica, un frequente e fastidioso problema
3 - L’endometriosi, una frequente causa di infertilità

Un’attuale, efficace gestione delle infezioni vaginali nella pratica ambulatoriale: l’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo

Le infezioni vaginali, con sintomi quali perdite vaginali, prurito, bruciore, rappresentano una delle più comuni condizioni per le quali la donna richiede la consulenza medica.

Generalmente, gli agenti eziologici sono batteri (vaginosi batterica), Candida albicans (candidiasi vulvovaginale) o Trichomonas vaginalis (tricomoniasi vaginale), sebbene nel 25% circa dei casi siano presenti sia batteri, sia Candida (forme miste) (1, 2).


 


 

La vaginosi batterica, un frequente e fastidioso problema

Il 20–30% delle donne con perdite vaginali è affetto da vaginosi batterica, che rappresenta la più comune forma di infezione vaginale sia in età fertile che in gravidanza o in premenopausa. La vaginosi batterica è un disordine polimicrobico complesso, caratterizzato dall’eccessiva crescita di anaerobi e dalla riduzione della specie predominante nell’ecosistema vaginale, i lattobacilli produttori di perossido di idrogeno (1). Tale infezione non è causata dalla semplice presenza di potenziali patogeni, ma dall’aumento incontrollato del loro numero, che spesso supera di 100-1000 volte i normali livelli batterici endovaginali.


L’endometriosi, una frequente causa di infertilità

L’endometriosi è definita come la presenza di tessuto endometriale (ghiandole e stroma) al di fuori della cavità uterina, principalmente sebbene non esclusivamente nel compartimento pelvico. Tipicamente, tale patologia interessa l’età fertile, con la più elevata incidenza nella fascia di età 25-35 anni.

Peraltro, la determinazione della reale prevalenza ed incidenza dell’endometriosi è ostacolata dal fatto che la diagnosi è basata esclusivamente sull’esame istologico delle lesioni e, di conseguenza, prende in considerazione una popolazione limitata di pazienti e non la popolazione generale. Inoltre, non è ancora chiaro se, indipendentemente dal quadro clinico, l’endometriosi sia sempre una condizione patologica o se, come sostenuto da alcuni esperti, le forme molto limitate rappresentino un fenomeno istologico parafisiologico o temporaneo (1).


 

N. 07/2016 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
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