Page 27 - Cheratocongiuntivite
P. 27
8. Cosa chiedere al Pediatra?
CAPITOLO Daniele G. Ghiglioni
Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Dipartimento Donna-Bambino-Neonato
UOSD Pediatria Alta Intensità di Cure
Ambulatorio Allergologia Pediatrica Vernal
La VKC è una patologia allergica oculare prevalen- bambino a causa della sintomatologia ocula-
te nell’età pediatrica e, come tale, richiede la colla- re, quali:
borazione interdisciplinare tra oculisti, allergologi • Difficoltà riferite dal paziente e/o dalla fami-
e pediatri. glia in certe attività, come giocare all’aperto.
Il ruolo del pediatra, quale medico curante del bam- • Difficoltà a praticare sport (in palestra, all’a-
bino, è importante in due momenti fondamentali perto, in piscina).
della gestione della malattia: in primo luogo • Difficoltà a incontrare gli amici.
nell’individuare il problema e indirizzare il pazien- Dalla letteratura emerge che i bambini affetti da
te al percorso diagnostico-terapeutico in tempi e VKC, rispetto ad un gruppo di controllo, hanno
modi corretti e, successivamente, nel collaborare punteggi statisticamente peggiori per indicatori
con il centro di riferimento oculistico e allergolo- di socievolezza, problemi di ansia, problemi di at-
gico alla corretta gestione della malattia, sia nelle tenzione (3). Lo status di “malato cronico”, il dover
forme più lievi, sia nelle forme moderate e gravi su ricorrere a medicazioni costanti, e le restrizioni nel-
precise indicazioni specialistiche. le attività quotidiane riducono la qualità di vita dei
Il pediatra curante può inviare correttamente il bambini (3).
bambino all’oculista e all’allergologo, conoscendo Alcuni pazienti con forme gravi di VKC devono in-
la famiglia e la storia clinica del malato, effettuan- dossare gli occhiali da sole anche in ambienti in-
do una corretta anamnesi mirata, divenendo così terni, come la scuola, provocando imbarazzo e dif-
un prezioso alleato dell’oculista e dell’allergologo. ficoltà a stabilire normali relazioni con i compagni.
La VKC ha esordio nella prima decade di vita e con- È inoltre stato riportato che i bambini con forme
tinua nell’età adolescenziale, spesso andando in- gravi di VKC perdono mediamente più giorni
contro a risoluzione spontanea dopo la pubertà (1). di scuola rispetto a bambini con forme lievi,
Diverse evidenze in letteratura indicano un impat- innescando così un circolo vizioso sul rendimento
to della VKC sulle attività quotidiane, impatto che scolastico e sulla socializzazione con i compagni di
non deve essere sottovalutato in quanto riduce la classe (4), in una fase di crescita fondamentale per
qualità di vita del paziente, condizionando di con- lo sviluppo del bambino.
seguenza la vita e l’equilibrio familiare (2). Esistono diverse evidenze in letteratura circa carat-
Alcuni dei segni e dei sintomi della VKC possono teristiche sistemiche associate a VKC, ancora poco
essere evidenti alla prima visita, altri aspetti inve- note, il cui significato clinico è potenzialmente di
ce richiedono una visione a 360° e l’osservazione grande interesse per le ripercussioni legate al be-
dell’evoluzione clinica. nessere globale del paziente.
Alcuni approfondimenti ed esami di laboratorio,
Proprio il pediatra può per primo identificare richiesti dal pediatra, possono contribuire a miglio-
problemi legati al vissuto quotidiano (2) del rare la conoscenza della malattia e ad individuare
26