Page 17 - Cheratocongiuntivite
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               Progress Ophthalmology    ®  Cheratocongiuntivite primaverile: impariamo a conoscerla



               I  vasocostrittori riducono temporaneamente l’i-  I  farmaci antinfiammatori non steroidei
               peremia congiuntivale; tuttavia, l’iperemia rebound   (FANS) utilizzati nel trattamento dell’allergia ocu-
               associata all’uso prolungato ne limita l’utilità, e col   lare inibiscono le cicloossigenasi COX-1 e COX-2,
               tempo vanno incontro a tachifilassi (2). La rapidità   agendo pertanto sul metabolismo dell’acido ara-
               d’azione può portare i genitori ad abusarne, nono-  chidonico e dell’acido eicosapentaenoico, precur-
               stante abbiano scarso effetto sul prurito.  sori di molecole coinvolte nel processo infiamma-
               Gli stabilizzatori dei mastociti prevengono la   torio. I FANS inibiscono l’espressione di mediatori
               degranulazione dei mastociti, impedendo così il   dell’infiammazione (1) ma il loro utilizzo dovrebbe
               rilascio dell’istamina. Il meccanismo di azione non   essere limitato al trattamento a breve termine, a
               è ancora completamente compreso. Secondo un   causa delle potenziali reazioni di tossicità cornea-
               crescente numero di evidenze gli stabilizzatori dei   le, con ulcerazioni e perforazione in occhi altrimen-
               mastociti agiscono più ampiamente sulla chemo-  ti sani (3).
               tassi delle cellule infiammatorie (3).   I corticosteroidi topici sono utilizzati nella VKC da
               I farmaci di tale classe riducono la frequenza degli   moderata a grave per ridurre la risposta infiammato-
               episodi acuti e la necessità di ricorso ai corticoste-  ria congiuntivale e possono essere utili nelle riacu-
               roidi, sebbene raramente siano efficaci in monote-  tizzazioni della VKC, ma mostrano potenziali effetti
               rapia. Gli stabilizzatori dei mastociti richiedono più   collaterali associati all’uso a lungo termine (3).
               somministrazioni giornaliere e l’inizio dell’effetto   I corticosteroidi non agiscono sulla membrana dei
               viene osservato dopo un periodo di tempo fino a   mastociti, nè hanno effetti antistaminici, tuttavia
               2 settimane. Generalmente tali farmaci sono sicuri   modulano la risposta dei mastociti tramite l’inibi-
               e con buon profilo di tollerabilità, sebbene siano   zione della cascata infiammatoria e della produzio-
               riportati effetti indesiderati oculari quali possibili   ne di citochine.
               sintomi transitori come bruciore o prurito all’appli-  Nel caso di ricorso alla terapia corticosteroidea,
               cazione (1).                            devono essere impiegate per prime le molecole
               Gli  antistaminici, agendo come antagonisti del   con ridotto assorbimento intraoculare, e i dosag-
               recettore istaminico H1, bloccano gli effetti infiam-  gi dovrebbero essere scelti sulla base dello stato
               matori dell’istamina endogena e prevengono o al-  infiammatorio oculare, come “terapia pulsata” (3-5
               leviano i segni e sintomi associati al suo rilascio. I   giorni) ovvero singoli cicli di terapia corticosteroi-
               farmaci oculari con attività antistaminica possono   dea ma ripetuti ogniqualvolta si ripresenti una riat-
               inibire la secrezione di citochine pro-infiammatorie   tivazione significativa della sintomatologia.
               da parte delle cellule epiteliali congiuntivali.   L’impiego prolungato di corticosteroidi non va rac-
               Agenti a doppia azione: sono farmaci con doppio   comandato poiché può determinare effetti avversi
               meccanismo di azione, che agiscono sia come anti-  come aumento della pressione oculare, glaucoma,
               staminici che come stabilizzatori dei mastociti. Of-  cataratta, ritardata guarigione  di ulcere e predi-
               frono un rapido sollievo della sintomatologia, gra-  sporre a infezione o sovrainfezione (1).
               zie al blocco recettoriale istaminico immediato, che   Immunomodulatori: gli inibitori della calcineu-
               allevia prurito e iperemia, associato al beneficio a   rina rappresentano una ulteriore possibilità nel
               lungo termine della stabilizzazione dei mastociti.   trattamento delle forme severe di VKC. Gli immu-
               Tali farmaci sono ben tollerati e non si associano a   nomodulatori agiscono tramite l’inibizione della
               significativa secchezza oculare (1), tuttavia spesso   produzione di citochine da parte dei linfociti T, e
               non sono sufficienti per il controllo della patologia   sembrano inoltre avere effetto inibitore su eosi-
               quando usati in monoterapia.            nofili e mastociti. Gli immunomodulatori sono una

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